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Sbalzi d'umore o Depressione post-partum?

Sono tra il 40% e l'85% le madri che soffrono di labilità emotiva successiva al parto, chiamata anche "giorni di pianto" o "baby blues" (nota anche come "febbre del latte" perché spesso accompagna la montata lattea). Il baby blues si verifica di solito entro pochi giorni dalla nascita e, nella maggior parte dei casi, si risolve spontaneamente entro le prime 2-3 settimane dal parto senza bisogno di trattamenti medici o follow-up.

I sintomi includono: grande senso di tristezza, pianto, difficoltà di concentrazione, irritabilità, aggressività, confusione, disturbi del sonno e dell'appetito. È una reazione abbastanza usuale al travolgente cambiamento di vita associato all'arrivo di un bambino: gli sbalzi d'umore post-partum, infatti, fanno parte del normale processo di adattamento a questa nuova vita. È importante però che l'ambiente reagisca con comprensione e pazienza, facendo in modo che la madre abbia più tranquillità possibile e riceva molto incoraggiamento. Inoltre, risulta anche molto importante spiegarle che la sua condizione è normale. 

Va ricordato infine che i sintomi sono quasi indistinguibili da quelli della depressione post-partum. La differenza principale sta infatti nella durata: se i sintomi durano più di due settimane, si può sospettare in una depressione post-partum. Inoltre, sbalzi d'umore molto pronunciati dopo la nascita possono aumentare il rischio di sviluppare una depressione post-partum.